martedì 3 settembre 2013

Una fine annunciata


Scevro di conforti fu il giorno.
Svogliate avvolgevano il sole
coltre amorfa, le nubi.

Tacendoci i pensieri
innanzi al mare mestamente grigio
svendevamo parole di commiato
quale soffi sorti da labbra salse.

Il bazar colorato dell'amore
non aveva più offerte da proporre.

Amore addento,
consumato in troppa fretta
in brevi giorni e lunghe notti
come prevedendo sazietà
che spesso segue l'orgia del possesso.

Smarrito, l'incantamento spariva tra le onde.

Uniti ancor per poco
in un abbraccio quasi germano
non fummo
più noi,
ma tu ed io,
dissimili e lontani..

E iniziammo a trattener memorie 

2 commenti:

  1. Notevole originalità, in un poetare che parla di affinità d'amore, disperse nel vento...
    Sempre bello leggerti, un saluto, silvia

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  2. E iniziammo a trattener memorie...quando si divide il noi e ci si riappropria della propria vita...un movimento di risacca che viene vissuto infinite volte in una relazione, in ogni tipo di relazione...una splendida e intensa lirica, complimenti!

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Geirangerfijord

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è riflesso d'argento sul fermo racchiuso mare

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A San Fruttuoso Riviera di Levante

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Palazzo Odescalchi a Cerveteri

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