Ora te lo posso confessare:
non fu timore che mi fece tremare,
ma quel bacio e le tue dita
che con maldestro moto
scorrevano
fra un pizzo invadente e una spallina.
Mi guardasti reso audace dal silenzio
nel mio accogliere
quel vitale rinnovarsi dell'ardore,
condiviso consenso.
che ci percorse la carne fino all'anima.
Assimilandoti, ti trattenni, che altro non potevo
vivendoci di premure fin'allora recluse
Si spalancò un nuovo cielo
nelle attese esaudite
vischiose, tremule apnee
Versi di grande spontaneità ed espressività, riguardanti attimi molto personali....
RispondiEliminaLetti con immenso piacere e molto apprezzati
Buona serata e un abbraccio, silvia
Sono certa che ognuno di noi ha vissuto momenti intensi che non si dimentivcano
RispondiEliminae a volte urge esprimerli.
Ti ritrovo sempre con grande piacere Silvia