Dei sogni del cielo e del mare
Sbirciano dall’alto di una nuvola bigia
i sogni.
Stanno lì appesi in volontario esilio.
Nastro che non stringe il raggio di luna
amorevolmente li regge
Fa capolino curiosa una stella,
poi un’altra e un’altra ancora
ascoltano mute il sospiro del vento
che racconta di un figlio, di una sposa fuggita.
Di quell’addio senza ritorno,
di un seme che non diventò spiga,
Gocce di cielo s’uniscono al mare
in ognuna una vita
si perdono rinascono nell’onda immortale
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