J'Accuse
Mi troveranno forse per caso
fra rovi marciti con l'ultima pioggia.
Lacerate le vesti, ma ancor più il cuore,
fermato da mani lubriche per sempre,
violata da infame atto brutale.
Scaveranno una fossa infangata,
vi verseranno ogni mio giorno vissuto
ché non mi attende futuro.
Uomini di un mondo che amavo
che ora mi nega giustizia
demoliranno i sogni dovuti
ad ogni essere umano
E sarò vittima di maligni giudizi
sulla bocca di benpensanti signori
sacrificabile agnello in nome
di lacunosa cultura.
Mi troveranno all'alba di un giorno piovoso
o forse d'estate sciolta nel sole,
occhi accecati al domani
da mani credute alleate
snaturate in depravate nature
Grande espressività ,in versi accentuati, e ricchi di particolari immagini dell'anima.
RispondiEliminaE' bello leggerti, un caro saluto, silvia
Una poesia che pone l'accento sulla ipocrisia del giudizio sempre latente, anche da parte delle donne verso quelle donne vittime di violenza sessuale e non...Intensa, profonda e vera!
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