giovedì 19 dicembre 2013

Lucente oscurità



All'ombra tua esiliar lo sguardo vorrei
in abbandono dolce come una preghiera
che dal cuore al labbro non sale,
ma nella voce divenuta muta indugia.

Catturano il pensiero altre notti
che alla brezza marina rubavan melodie
mentre tra diafane cortine,
svelando luminosa euforia,
occhieggiava ilare la luna.

Per sentieri di cielo, concavo e scuro
incalzavano le stelle
impazzite schegge, a segnare un cammino
dove era balenio l'amore.

Coro era il vento e
il mare, da specchio fungeva al firmamento.

Così al tuo calare in te m'insinuo,
come stella ch'attende l'infiammarsi
nell'ametista del cielo che sovrasta.

Questo tu per me sei o sera,
che intoni lenente melodia
e m'induci con nebbioso fiato
a rivivere il vissuto





1 commento:

  1. Densi pensieri della notte, che danno un senso, a corpose immagini del passato...
    Versi raffinati, molto apprezzati
    Un abbraccio, mia cara, e un mucchio di cose belle per le festività a venire, silvia

    RispondiElimina

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